mercoledì 17 settembre 2025

Ballerine che fanno cose

Ballerine che fanno cose, tante cose, troppe cose. Ballerine = io, in questo caso.

Un'ordinaria giornata ordinaria in cui ho tempo per dedicarmi a quello che mi piace di più.

Prima questione da risolvere: le cose che voglio fare sono tante, so già che non riuscirò a far tutto, stabilire il cosa e quanto, e chiamiamolo pure tempo libero... a far niente non ci so stare.

Intanto metto lo studio dell'arabo egiziano, copia appunti dell'ultima lezione e ripasso. fino a qui tutto bene.

Darbuka, passo al mio amato darbuka e faccio esercizio di vario genere. C'è un brano che sto studiando e dentro ci sono due righe malefiche che mi mandano fuori di testa. Lo posso solfeggiare, lo posso cantare, ho capito benissimo la struttura, infatti ero ben convinta: "adesso mi metto lì e faccio tutto bene, preparo il video da mandare per il feedback". Eh sì, belli i sogni, giunge lo scontro cola dura realtà, quando lo suono con il metronomo c'è sempre qualche cosa che no va, non è preciso, non va bene.

Insisto, insisto, ma non esce come dovrebbe, impiego più tempo del previsto e mi resta un gran senso di frustrazione per non riuscire a trovare la svolta e farlo bene, cosa manca, cosa manca?

Diamine, ho un assoluto bisogno di fare qualcosa che mi venga bene e mi dia sollievo. Eccco, tiro fuori il mio bellissimo nuovo blocco da disegno, non ne ho mai avuto uno, questo è il primo, lo apro e sulla prima pagina immacolata disegno un uovo. Sì un uovo a matita con tutte le luci e le ombre al punto giusto, o almeno credo. Mica facile eh, provateci.

Il risultato non mi dispiace, l'effetto 3d c'è, bello il mio ovetto.

Bene, adesso posso andare a correre, e mentre corro ripenso al brano e al darbuka, ma come è possibile?! Eppure, eppure è così, perchè quando lo suono il risultato è deludente? 

Io che mi esercito al darbuka.
No, non sulla parte su cui sto impazzendo!

Ah l'illuminazione! Le pausette, quelle micro pausette qua e la mi disturbano parecchio, è difficile metterle al punto giusto e farle durare il tempo giusto. L'idea, l'idea di come annotarle e di come continuare a mantenere il tempo sul quelle due righe ostili. Ah sì, così dovrebbe funzionare! Ora però sto correndo per la via e non posso provare.

Arrivata a casa, dopo aver fatto la doccia, faccio una prova al volo, sì, sì funziona, devo prenderci la mano ma funziona, evviva!

الحركة بركة - il movimento è una benedizione.
La traduzione letterale è proprio brutta, però in questo caso ci sta a pennello, anche se quello che si intende dire è leggermente diverso, ma fa lo stesso.

Mens sana in corpore sano - bè anche questa ci sta.

Insomma, non importa, oggi ho svoltato!

Sì però, però volevo anche mettermi a impostare qualcosa per la nuova coreografia di gruppo e niente, è finita la giornata, mannaggia!





lunedì 1 settembre 2025

Genova meravigliosa città

Questa è l'immagine di Genova e del mare di gente che si è riversata nelle strade a sostegno della global Sumud Flottilla, c'è speranza per l'umanità.
Mi sono commossa. 
Non aggiungo altro perché tutte queste persone con le loro azioni già hanno parlato a sufficienza.
E forse no, non se ne parla a sufficienza, perché meglio non dire troppo in giro che è possibile ribellarsi, ce è possibile fare un passo grande o piccolo che sia per contrastare l'orrore.
Articolo su "Liguria Oggi"

Il camallo Riccardo Rudino a Genova: "Se toccano la Gaza Sumud Flotilla blocchiamo l'Europa". 
Una voce sola a contrastare l'orrore di coloro che non si fanno scrupolo a sterminare un popolo per i propri interessi.
Il video non è riproducibile direttamente nella pagina, ma può essere visualizzato direttamente su youtube


Grazie Genova e a tutti coloro che ci stanno provando.

giovedì 28 agosto 2025

Chiedere, chiedere, chiedere.

Nel dubbio chiedere, ma anche se non avete dubbi chiedete comunque. 

Sempre meglio chiedere che ritrovarsi a ballare scalze sul ghiaino o a non avere la possibilità di mettere la musica o a cambiarsi nel bagno dove vanno abitualmente i clienti.
"Che esagerazione" dite? Eh, mai dare niente per scontato, mai.

Correte piuttosto il rischio di apparire eccessivamente apprensive, sempre meglio di ritrovarsi in condizioni spiacevoli che possano fare di una potenziale bellissima serata una serata da incubo.

Eh sì, perché mica tutti sanno cosa serve per poter organizzare uno spettacolo. Che si tratti di spettacolo su palco, in una piazza, in un ristorante o in uno stabilimento balneare, i dettagli a cui pensare sono diversi e molto spesso chi ci contatta non ne ha la più pallida idea di cosa seva, soprattutto quando ci contattano per fare una sorpresa, in tal caso apriti cielo.

E poi non devi farti vedere. Ok, bene, e nel frattempo dove sto?

Ah perché non porti tu la musica? Sì certo, ma dove la metto?

Ah serve un posto per cambiarsi, ah ma ci deve essere la luce? 

Ecco sì appunto, la luce per esempio.

Io che penso intensamente alle prossimo cose da chiedere
Mettiamo di dover fare una serata in uno stabilimento balneare, al 99% il posto in cui cambiarsi sarà una cabina e già vi farete una sudata epocale. Sudata a parte, se l'esibizione si terrà di sera la cabina sarà completamente buia, in genere non hanno luce all'interno. chiedete prima che venga messa la luce. Sì mi è capitato!
Può capitare anche in altri contesti, hanno magari montato un bellissimo (!!!) gazebo dove vi potrete cambiare, ma la luce? Non c'è la luce nessuno si è posto il problema, provate voi a cambiarvi al buio, o a truccarvi magari. 

Soprattutto se ballate scalze, chiedete cosa avrete sotto ai piedi, è importante, molto importane! Vi potrebbe capitare l'asfalto, il ghiaino, l'erba, la sabbia, la sporcizia. Eh dai, ma c'è il palco! Va bene c'è il palco, ma com'è? Potrebbe essere fuori e scoperto ed essere tremendamente sporco, avere sopra sassolini insidiosi per i piedi, oppure ancora essere un palco dissestato con sopra spigoli dagli angoli metallici tra un pezzo e l'altro, sì mi è capitato anche questo.

E' sempre bene avere ben chiaro quale sarà la situazione, in modo da portare eventualmente brani che possano essere più o meno fattibili in determinati contesti.

Per quanto riguarda la musica, l'ideale sarebbe poterla inviare prima, ma questo capita solo alle più fortunate. Ho visto ballerine con il cellulare in mano che non riuscendo a mettere il pezzo previsto, sono andate a prendere a caso un brano su youtube pur di fare qualcosa e via. E per fortuna c'era un cavo per poter collegare il telefono, mica è detto. Quindi informatevi circa i mezzi a disposizione, se possibile, perché a volte sembra di chiedere la luna.

Il post si sta allungando e la trattazione dell'argomento è solo all'inizio. quindi mi raccomando::
chiedete, chiedete, chiedete!


venerdì 8 agosto 2025

Le domande più amate dalle ballerine di danza del ventre

Sia ben inteso che il titolo del post è ironico, nel caso non lo si fosse capito.
Sempre, sempre, sempre con veramente poche eccezioni, quando ci si esibisce c'è chi deve fare la battuta simpatica (a parer suo), la frase ad effetto originale e mai sentita prima (sempre a parer suo).

Invece arrivano sempre le stesse domande, le stesse frasi scontate trite e ritrite che fanno accapponare la pelle in quanto indice del pensiero di chi le pone. Apprezzate il mio esprimere questo concetto in modo così diplomatico, avrei potuto adoperare ben altri epiteti.

Tanta è l'emozione che sono svenuta

  • Ma il tuo fidanzato non dice niente?
    Una domanda così non è degna di risposta, meglio non dare agganci a ulteriori deliri, rispondere "che cosa dovrebbe dire?" potrebbe portare al degenero. Credo basti lo sguardo del disprezzo. Un tentativo per capire se la ballerina in questione sia o meno fidanzata? Sicuramente anche quello, niente, nessuna informazione, non devi sapere niente anche perché se non lo fosse, con uno che fa queste domande mai!
  • Chissà com'è contento il tuo fidanzato! E qui cosa ci si aspetta in risposta?
    Qualcosa tipo: uh sì, moltissimo, sapessi quando facciamo questo, quello....". Siete fulminati.
  • Posso farla anch'io con questa pancia!
    Qui solitamente non ci viene risparmiata la visuale di abbondante ventre in evidenza, potenzialmente traballante e che ci saremmo volentieri risparmiate, per cortesia! 
  • Me lo fai lo spettacolino privato?
    Non è necessaria alcuna spiegazione. Sì li faccio, ma a te no. Ecco, potrebbe essere una risposta adeguata.
  • Posso venire anch'io (uomo)?
    Se la persona in questione fosse interessata ad apprendere l'arte della danza sarebbe la benvenuta, ma solitamente non lo si intuisce senza troppo sforzo.
  • Ma la fanno anche gli uomini?
    Sul fatto che la danza orientale sia fatta anche da uomini nulla da ridire, ci sono ballerini, maestri di grande bravura. Non è questo ciò a cui si allude, si allude e basta. 
  • Quando fai il prossimo spettacolo fammi sapere.
    Questa non è una domanda, ma la includiamo per simpatia a omaggiare tutti coloro che formulano la frase il giorno dopo uno spettacolo e mai, mai, mai vengono a vederne uno. Probabilmente è meglio così, continuate a non venire.
    Aspettate un attimo, sarà mica un astuto tentativo di verificare se siamo intenzionate o meno a ricontattarli? Naaa, troppo ragionamento, il dubbio rimane.

Mica è finita qui è, ma non vorrei che la lista diventasse troppo lunga, mi riservo di aggiornarla quando mi tornerà alla mente qualche altra meravigliosa perla.

Che noia!

Ho io una domanda: vi rendete conto della squallida figura che state facendo? Temo di no, sigh.
Volevate giusto fare una di queste domande al prossimo spettacolo? Lasciate perdere.



giovedì 31 luglio 2025

Il qualsiasi cosa - terapia

Cosa non ci si inventa pur di accalappiare gente...

Burlesque terapia

Teatro terapia

Comico terapia

Danza terapia

Musico terapia

Pet therapy

Horse therapy

Fotografia terapia

Drum therapy

Pittura terapia

Canto terapia

e ce ne sono altre, molte altre, c'è il tutto terapia. Di solito sono corredati da corsi che hanno un costo non indifferente e con la parola therapy in inglese valgono ancora di più :|

È mai possibile che tutto sia terapia adesso? 

In realtà sì, dal mio punto di vista se trovi una qualsiasi attività che ti appassiona, ti fa stare bene, ti porta via dalla quotidianità assorbendoti completamente funziona come una terapia, ti rimette al mondo, ti fa scoprire capacità che magari prima neppure pensavi di avere.
Ognuno deve trovare il suo secondo me, non è che la cosa X-therapy possa funzionare per tutti, ogni individuo ha le sue inclinazioni, diversi talenti, diverse potenzialità.

Io inviterei tutti a fare danza, musica, pittura, canto, qualsiasi cosa, togliendo di mezzo la parola terapia. Tra l'altro trovo che abbia un impatto molto negativo:

lo faccio per terapia, quindi in qualche modo sono malato, si porta dietro una gran tristezza ancora prima di cominciare, tristezza e soggezione, vengo a fare lezione da te, affinché possa essere curato.

Per contro metterei: lo faccio perché mi piace, perché mi da gioia, perché è bellissimo e già prima di partire sto bene, altro che terapia!

Eccomi in una sessione di danza del ventre terapia.
Ph. Pier Luca Mori

Ho deciso, da oggi terrò esclusivamente corsi di danza del ventre terapia, bellydance therapy (in inglese vale di più), ciao!

martedì 29 luglio 2025

La volgarità

È un tema che ricorre spesso quando parliamo di danza del ventre: la volgarità!

Quanto volte abbiamo sentito dire, o magari abbiamo detto: "mi piace la danza del ventre danzata in modo raffinato e non volgare".

Già qui ci sarebbe da porsi una questione, perché la danza del ventre viene sempre associata in qualche modo alla volgarità? Questo pregiudizio sembra essere così duro a morire. 

Non venite a dirmi "e colpa di certe ballerine che danzano in un determinato modo", facile dare la colpa agli altri. Se una ballerina danza in un modo che mi appartiene, la cosa non mi tocca, io porto la danza come la sento, questo è quello che dovrebbe esser fatto a mio parere, quello che fanno le altre non esalta né svilisce il mio lavoro.

Che bisogno c'è, quando si vuole fare un complimento ad una ballerina, di dirle: "Che brava, e poi non sei per niente volgare". Perché mai avrei dovuto esserlo dopotutto? Così facendo si rimarca solo l'associazione della danza alla volgarità, in realtà non è un complimento, è una sorta di insinuazione.

Cosa significa che una danza è volgare? Me lo chiedo, perché qui c'è un gran problema, la percezione del singolo e il concetto di volgarità che ognuno ha.

Io che rifletto attentamente sul concetto di volgarità

Per qualcuno è volgare il vedere un pezzo di pelle in più (rispetto a cosa?), per qualcuno è volgare il modo in cui viene fatto un movimento, per qualcuno è volgare un tipo di corpo più prosperoso di un altro (eh qui abbiamo un problema in più!)

E si arriva a: io decido cosa va bene e cosa no e ho ragione, quello che faccio io va bene e quello che fai tu no. 

Sarà ancora una volta il tentativo di voler in qualche modo controllare e decidere cosa le donne possano fare o non fare e soprattutto come? 

Mmm, credo sia peggio di così, credo ci sia un mondo di presone insicure che per paura di essere giudicate per quello che fanno, la danza del ventre in questo caso, devono definire, dare dei limiti, porre dei limiti e spogliare la danza di quel senso di libertà che le è proprio e per non essere giudicate giudicano le altre.

Danzate, danzate e basta, come vi va, come vi viene.

PS. Giudicare gli altri è giudicare sé stessi, ricordiamocelo.

martedì 8 luglio 2025

Né avere né dare

Si dice che la mente plasmi i suoi pensieri in base al linguaggio che ha a disposizione.

Se alcuni concetti non sono espressi da parole corrispondenti nella lingua parlata, sarà difficile formularne anche il relativo pensiero.

Si dice anche che chi parla due lingue ha due cervelli, chissà chi ne parla ancora di più!

Si dice.

Ben strana una lingua che non utilizza il verbo essere e che non ha il verbo avere.

Essere

La lingua araba comprende nel suo vocabolario il verbo essere, ma fondamentalmente non lo utilizza. È adoperato ben poco e non come lo adoperiamo noi di solito, in pratica è come se non ci fosse, è sottinteso.

Avere

Il verbo avere non c'è proprio, nella lingua araba il verbo avere non esiste. E come si fa allora? Si esprime il concetto tramite delle preposizioni che danno la stessa idea, ma non è la stessa cosa.

Tanto per fare un esempio posso dire l'auto per mel'auto presso di mel'auto che mi appartiene,  ma ho un auto no, quello non lo posso proprio dire e per esprimere il concetto al passato utilizzo il verbo essere, eccolo che arriva anche lui. avevo un auto diventa era presso di me un auto.

Insomma avere non esiste, non è possibile avere alcunché!

Le ali di iside presso di me


lunedì 7 luglio 2025

Ricominciamo

Ebbene,

è parecchio tempo che non scrivo più in questo mio blog, l'avevo lasciato lì mezzo moribondo, inutilizzato, quasi dimenticato, quasi...
quasi, quasi lo riattivo e ricomincio a scrivere, in effetti lo sto già facendo, ma questi sono dettagli.

Non so ancora bene di cosa tratterò, ma sicuramente avrà a che fare con danza, percussioni, lingua araba vaneggiamenti vari, di tutto un po'. 

L'importante è iniziare, vediamo dove porterà questo nuovo inizio.

Un saluto a tutti e a presto.

Pensando a cosa scrivere